Durante un viaggio di lavoro a Dubai lo scorso anno avevamo riscontrato, parlando con aziende del posto, che i trend del 2019 in termini di ambienti nelle nuove case prevedevano degli spazi sempre più ridotti per l’ambiente “cucina”, promuovendo lo spazio dedicato al living.
Il momento della consumazione dei pasti e dell’intrattenimento degli ospiti a casa diventava più importante del momento della preparazione dei pasti stessi adattando di conseguenza i criteri di costruzione del mercato edile.
Questo trend veniva associato a una fortissima crescita del “food delivery” pari al 16% mensile tanto da influenzarne il mercato immobiliare.
Questo avveniva negli Emirati Arabi, ma in Italia?
Il food delivery nel 2020 ha letteralmente conquistato l’Italia. Questo deriva da diversi fattori: un po’ il trend già dilagante nel resto del mondo, un po’ proviene dal cambiamento delle abitudini di vita delle persone in questo momento di emergenza Covid.
Che il Food Delivery sia un trend in forte crescita è anche supportato dai numeri: nel 2019 questo servizio si colloca al primo posto nel mercato online con un fatturato di 566 milioni di euro.*
Un numero impressionante destinato a crescere ancora molto, infatti secondo quanto riportato da Just Eat, nei prossimi tre anni il fenomeno Food Delivery potrebbe raggiungere il valore di un miliardo, attestando una crescita compresa tra il 30 e il 34%.
La città italiana dove il Food Delivery ha il massimo delle richieste è Milano, segue Roma e poi Torino. La differenza comunque è minima e subito in scia troviamo Napoli, Lecce e Palermo.
Il fenomeno era partito dai cosiddetti “millenials” ma ultimamente, soprattutto a causa del lockdown e i dubbi sul recarsi o meno al ristorante, questa scelta è diventata comune anche nelle famiglie e coppie più anziane.
Ma non c’è da stupirsi: il Food Delivery è un servizio veloce, comodo e sicuro.
Chi lo usa abitualmente dichiara di aver ridotto in modo considerevole il numero delle volte in cui reca a far la spesa, si esce meno ma non si rinuncia a pranzi e cene con amici e parenti.
Tendenzialmente l’utente tipico di sesso maschile ordina hamburger o pizza mentre il target femminile preferisce cibi della cucina asiatica, poke o dolci.
Negli ultimi anni le aziende che offrono, soprattutto online, il Food Delivery, sono aumentati in modo esponenziale, arrivando a coprire in modo capillare quasi tutte le principali città italiane. Ben presto il servizio si allargherà anche ai centri più piccoli.
Stiamo parlando di:
No, secondo noi non lo devono temere ma non devono nemmeno ignorare questo fenomeno.
Il ristorante non è solo buon cibo, è anche esperienza, atmosfera e questo non potrà mai essere sostituito dalle consegne a domicilio.
Tuttavia non bisogna nascondere la testa sotto la sabbia, anzi, l’ideale sarebbe entrare in modo attivo in questo meccanismo: valutare una fornitura aggiuntiva di servizi di consegna per il proprio ristorante potrebbe essere la chiave per fidelizzare al massimo la propria clientela.
Noi de La Brigata di Goa, da sempre appassionati del mondo della Ristorazione e dell’Hotellerie, amiamo tenerci informati sulle tendenze del momento e sui nuovi scenari che stanno nascendo intorno a noi.
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*dati forniti dall’ Osservatorio e-commerce B2c del Politecnico di Milano e di Netcomm
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