food delivery italia

Food delivery : quale futuro in Italia?

Un punto di vista diverso sul fenomeno Food Delivery: le premesse

Il food delivery conquista l’Italia.
Quanto vale nel 2020 questo mercato in Italia?
Quali sono le città più interessate, il target e i fornitori più famosi?
Ne parliamo in questo articolo…

Durante un viaggio di lavoro a Dubai lo scorso anno avevamo riscontrato, parlando con aziende del posto, che i trend del 2019 in termini di ambienti nelle nuove case prevedevano degli spazi sempre più ridotti per l’ambiente “cucina”, promuovendo lo spazio dedicato al living.

Il momento della consumazione dei pasti e dell’intrattenimento degli ospiti a casa diventava più importante del momento della preparazione dei pasti stessi adattando di conseguenza i criteri di costruzione del mercato edile.

Cosa rappresenta questo cambiamento?

Questo trend veniva associato a una fortissima crescita del “food delivery” pari al 16% mensile tanto da influenzarne il mercato immobiliare.
Questo avveniva negli Emirati Arabi, ma in Italia?

Come va il “food delivery”in italia?

Il food delivery nel 2020 ha letteralmente conquistato l’Italia. Questo deriva da diversi fattori: un po’ il trend già dilagante nel resto del mondo, un po’ proviene dal cambiamento delle abitudini di vita delle persone in questo momento di emergenza Covid.

Che il Food Delivery sia un trend in forte crescita è anche supportato dai numeri: nel 2019 questo servizio si colloca al primo posto nel mercato online con un fatturato di 566 milioni di euro.*
Un numero impressionante destinato a crescere ancora molto, infatti secondo quanto riportato da Just Eat, nei prossimi tre anni il fenomeno Food Delivery potrebbe raggiungere il valore di un miliardo, attestando una crescita compresa tra il 30 e il 34%.

In quali CITTA’ ci sono più richieste?

La città italiana dove il Food Delivery ha il massimo delle richieste è Milano, segue Roma e poi Torino. La differenza comunque è minima e subito in scia troviamo Napoli, Lecce e Palermo.

Il target: chi è il consumatore tipo?

Il fenomeno era partito dai cosiddetti “millenials” ma ultimamente, soprattutto a causa del lockdown e i dubbi sul recarsi o meno al ristorante, questa scelta è diventata comune anche nelle famiglie e coppie più anziane.

Ma non c’è da stupirsi: il Food Delivery è un servizio veloce, comodo e sicuro.

Chi lo usa abitualmente dichiara di aver ridotto in modo considerevole il numero delle volte in cui reca a far la spesa, si esce meno ma non si rinuncia a pranzi e cene con amici e parenti.

Tendenzialmente l’utente tipico di sesso maschile ordina hamburger o pizza mentre il target femminile preferisce cibi della cucina asiatica, poke o dolci.

Chi sono i protagonisti del Food Delivery?

Negli ultimi anni le aziende che offrono, soprattutto online, il Food Delivery, sono aumentati in modo esponenziale, arrivando a coprire in modo capillare quasi tutte le principali città italiane.  Ben presto il servizio si allargherà anche ai centri più piccoli.

Stiamo parlando di:

  • Just Eat : fondata nel 2000 in Danimarca che ha sede a Londra. In Italia è presente dal 2011 e copre l’intero territorio nazionale.
    Principali vantaggi: ampia scelta offerta e possibilità di pagare sia con contanti che con carte. Il costo di consegna è variabile, tra i 2€ e i 6€.
  • UberEats: in Italia dal 2016, copre 14 città del Paese. (Catania, Palermo, Milano, Monza, Torino, Bologna, Firenze, Trieste, Roma, Napoli, Rimini, Reggio Emilia, Genova e Bari). Pagamenti solamente tramite la carta, e il costo di consegna circa 2€.
  • Glovo: società spagnola già presente in Italia da diversi anni. In Italia è presente in tutte le città e le sue consegne non riguardano soltanto la consegna di cibi ma anche altre prodotti.
  • Deliveroo: fondata nel 2013 ed ha sede a Londra. Opera in circa 15 città in Italia ( 200 nel mondo) con costi di consegna variabili, a volte perfino gratuito.

Ma quindi i ristoranti che futuro hanno? Devono temere il Food Delivery?

No, secondo noi non lo devono temere ma non devono nemmeno ignorare questo fenomeno.
Il ristorante non è solo buon cibo, è anche esperienza, atmosfera e questo non potrà mai essere sostituito dalle consegne a domicilio.

Tuttavia non bisogna nascondere la testa sotto la sabbia, anzi, l’ideale sarebbe entrare in modo attivo in questo meccanismo: valutare una fornitura aggiuntiva di servizi di consegna per il proprio ristorante potrebbe essere la chiave per fidelizzare al massimo la propria clientela.


 

Noi de La Brigata di Goa, da sempre appassionati del mondo della Ristorazione e dell’Hotellerie, amiamo tenerci informati sulle tendenze del momento e sui nuovi scenari che stanno nascendo intorno a noi.
Segui in  questo blog notizie, spunti e opportunità… non restare indietro!

Ti aspettiamo per il prossimo argomento!

*dati forniti dall’ Osservatorio e-commerce B2c del Politecnico di Milano e di Netcomm

 

Maggiori informazioni sul sito https://labrigatadigoa.com/